La T12 Massimo è la quintessenza assoluta della moto sportiva, esclusivamente da pista.
A 2 anni dalla morte di Massimo Tamburini nasce questa opera postuma che era il sogno di un uomo che amava le moto e aveva una sua visione.
Ricordo ancora quel momento come se fosse ieri, ti facevo le foto di nascosto perché ti imbarazzavi. Passavi le giornate nel garage seduto sul tuo sgabello a modellare il clay mentre fischiettavi qualche canzone delle tue. La nonna che ti chiamava al telefono dicendoti che era pronto da mangiare e tu tardavi sempre quei 10-15 minuti, e lei si arrabbiava "Massimo si raffredda tutto" diceva. Era la tua passione e non ti accorgevi del tempo che passava. Oggi finalmente tutto il mondo può ammirare la tua ultima opera. Manchi nonno, ci saresti dovuto essere oggi…" queste sono la parole di sua nipote Angeleina Pasqualini che cosi ricorda il nonno.Al momento non è prevista alcuna versione stradale. Vera e propria opera d’arte, è a tutti gli effetti da considerarsi un pezzo da collezione di valore assoluto per esclusività, ultima opera del Maestro Massimo Tamburini.
Assolutamente nulla può paragonarsi al suo stile impeccabile e superbo e alla sua realizzazione senza compromessi, che ha prodotto un peso a secco appena al di sopra di 150 chili. Massimo Tamburini ha concepito ogni dettaglio del suo progetto finale sotto il segno della perfezione estrema, ha scelto le soluzioni più raffinate per l'esecuzione di ogni dettaglio e di ogni componente.
La struttura del telaio è un classico design a traliccio Massimo Tamburini con tubi in lega d'acciaio ad alta resistenza, impeccabilmente saldati. La struttura comprende un proprio sistema brevettato che permette di modulare e regolare la rigidezza trasversale della struttura stessa senza la necessità di sostituire alcun elemento. Il cannotto di sterzo è una fusione di magnesio bloccato dal traliccio di tubi in acciaio.
Nella migliore tradizione Massimo Tamburini, il motore è un elemento fondamentale della struttura del telaio, opportunamente serrato posteriormente da piastre fuse in magnesio. Le piastre alloggiano molto saldamente il forcellone monobraccio e il perno fulcro forcellone. Perno fulcro forcellone, rinvio e ammortizzatore sono tutti completamente regolabili. Il forcellone monobraccio è anch’esso una fusione di magnesio così come la base di sterzo anteriore e il mozzo eccentrico della ruota posteriore, mentre i cerchi ruota sono forgiati in magnesio.
Tutti gli altri componenti sono lavorati a CNC in lega di alluminio ad alta resistenza (Ergal) ricavati dal pieno. Tutte le sovrastrutture sono in fibra di carbonio, fabbricate appositamente da una società leader nel settore dell’automotive/aeronautica per garantire un livello di qualità assoluta in termini sia di estetica sia di resistenza strutturale. Oltre alla carrozzeria anche l’air box e i condotti di aspirazione sono in fibra di carbonio.
La struttura del serbatoio, anch’esso in fibra di carbonio, è portante, scelta quest’ultima che ha consentito di integrarlo nella struttura principale del telaio, fornendo al contempo al codino posteriore il suo supporto. Non solo Massimo Tamburini ha progettato la moto più leggera della sua categoria, ma anche la più compatta, così piccola che potrebbe a prima vista sembrare una moto da corsa di una classe di cilindrata inferiore.
Tutti i componenti rappresentano quanto di meglio esistente oggi sul mercato: sospensione anteriore Öhlins GP, sospensione posteriore Öhlins GP, un tipo di ammortizzatore da corsa modificato secondo specifiche che Massimo Tamburini si è fatto realizzare dai tecnici Öhlins. Sistema frenante Brembo GP, dischi e pinze completi di innesti rapidi Staubli.
La strumentazione e tutta l'elettronica sono Motec e i cablaggi provengono dalla tecnologia aerospaziale. Infine, il motore BMW S1000RR è realizzato nella sua versione SBK più evoluta, con potenza superiore ai 230 CV, un propulsore raffinato ed estremamente avanzato. Questo è l’ultimo suo progetto, il più grande, espressione del suo spirito e della sua passione. T12 MASSIMO: il sogno ora…è realtà.
PROPULSORE
Tipo: BMW S1000RR SBK
Cilindrata: 999cc
Alesaggio: 80mm
Corse: 49,7mm
Rapporto di compressione: N.D.
Distribuzione: ingranaggi 4 valvole per cilindro
Raffreddamento: a liquido
Potenza max: oltre 230 cv all’albero
Coppia max: N.D.
Elettronica: MOTEC M170
Lubrificazione: carter umido
Sistema di scarico: T12 Pista 4 in 1 Arrow
Trasmissione primaria: ingranaggi
Frizione: multidisco in bagno d’olio
Cambio: race , 6 marce, quick shift elettronico up/down
Trasmissione finale: catena
CICLISTICA
Brevetto: regolazione trasversale rigidezza telaio
Telaio ibrido: acciaio / magnesio / ergal
Sospensione anteriore: Öhlins GP
Sospensione posteriore: Öhlins GP
Freno anteriore: Brembo Racing
Pompa freno anteriore (CNC) : PR 19-18 GP
Pinze freno anteriori: GP, P4.34/38 Monoblocco radiale con attacchi rapidi Staubli
Dischi anteriori: D320 x 6.75 trascinamento T in acciaio
Freno posteriore: Brembo racing
Pompa freno posteriore: PS13 GP (CNC con serbatoio incorporato)
Pinza posteriore: GP, monoblocco radiale P2.34
Disco posteriore: D218 x 4.5 in acciaio
Cerchio anteriore: magnesio forgiato
Cerchio posteriore: magnesio forgiato
Pneumatico anteriore: Pirelli Diablo SBK racing 120/70-17
Pneumatico posteriore: Pirelli Diablo SBK racing 200/60-17
DATI GEOMETRICI
Incidenza asse di sterzo: regolabile
Offset piastre forcella: regolabile
Avancorsa: regolabile
Interasse: N.D.
Lunghezza totale: N.D.
Capacità serbatoio: N.D.
Peso a secco: 154.5 kg
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